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martedì 5 settembre 2017

0 5 settembre 1897 nasce a Cesena l’Anarchica Emma Neri.

Maestra elementare a Castel Bolognese, dove conosce, in occasione di una delle tante riunioni politiche a cui partecipa, l’Anarchico Nello Garavini, del quale diviene l’inseparabile compagna di tutta la vita. Emma e Nello sono ormai due conosciutissimi attivisti del movimento Anarchico e per questo vengono attentamente vigilati dalla polizia, che ora li annovera tra i più pericolosi sovversivi romagnoli. Nel 1926 emigrano in Brasile. Entrambi i coniugi Garavini, pur con la costante preoccupazione d’essere arrestati, imprigionati ed espulsi, partecipano alle attività della “Liga Anticlerical” e stringono una forte e duratura amicizia con gli Anarchici italiani Luigi e Luce Fabbri, allora esuli a Montevideo. Grazie a quella amicizia i Garavini, negli anni trenta, diventano, in Brasile, i principali diffusori di “Studi Sociali”, il prestigioso giornale fondato dal professore Anarchico Luigi Fabbri, una volta giunto nel 1930, in Uruguay. Ma l’attività politica in Brasile di Emma non si limita alla sola diffusione della stampa Anarchica tra i compagni dei locali circoli Anarchici. Il suo coraggio la porta ad organizzare anche clamorose azioni dimostrative. Nel 1931, ad esempio, in occasione della Trasvolata Atlantica di italo balbo, Emma ed Enrichetta Battistelli, non curandosi del pericolo e delle prevedibili reazioni delle autorità, diffondono migliaia di volantini antifascisti nelle principali vie di Rio de Janeiro, accusando apertamente balbo dell’assassinio di Don Minzoni, avvenuto ad Argenta nel 1923. Da Montevideo e Rio de Janeiro la cultura italiana si diffonde, infatti, in ogni regione dell’America Latina raggiunge gli italoamericani anche nei luoghi più lontani.
Il clima politico brasiliano va però rapidamente peggiorando. Questi sono, infatti, gli anni segnati dalla dittatura corporativa di getùlio vargas. Ogni giorno si susseguono arresti, retate di rivoluzionari, sentenze capitali. A guerra finita, nel 1947, i Garavini rientrano definitivamente in Italia e aderiscono alla neonata FAI. Nel 1959 Emma, riconosciuta ormai un esempio di resistenza e di passione, cura la prefazione al libro del vecchio amico Carlo Molaschi, dedicato al maestro di poesia e d’Anarchismo Pietro Gori. Negli ultimi anni della sua vita Emma si occupa quasi esclusivamente della famiglia, scrive le sue memorie e collabora, con molti altri compagni di Castel Bolognese, alla costituzione del primo nucleo dell’archivio cittadino, che poi sarà dedicato ad Armando Borghi. Muore il 2 febbraio del 1958 ad Imola. Il suo archivio personale, e del suo compagno, sono depositati presso la biblioteca libertaria Armando Borghi a Castel Bolognese. Ora è la figlia Giordana Libera a testimoniare, con una preziosa raccolta ed una accurata sistemazione delle carte e dei documenti di famiglia, l’avvincente e romantica storia dei genitori Nello ed Emma Garavini.
Nella foto Emma e Nello sul viale Rio Branco a Rio de Janeiro negli anni '40.
 Ⓐ Walter Ranieri

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