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martedì 26 settembre 2017

0 26 settembre 1872 nasce a Barcellona l’Anarchico Émile Henry

Il 26 settembre 1872 nasce a Barcellona l’Anarchico Émile Henry, noto anche come Le Saint-Just de l'Anarchie. Suo padre, Fortuné Henry, un comunardo condannato a morte per ribellione, si era rifugiato a Barcellona dopo la caduta della Comune di Parigi. Émile Il 30 maggio del 1892 viene arrestato perchè partecipava ad una riunione in favore di Ravachol. Il 12 febbraio 1894, per vendicare la condanna a morte dell’Anarchico francese Auguste Vaillant, lanciò una bomba al Cafè Terminus, alla Gare St. Lazare, luogo di ritrovo della borghesia parigina. Arrestato, condannato a morte e ghigliottinato il 21 maggio 1894 all'età di 21 anni.
Di fronte alla giuria che lo condannò alla ghigliottina dichiarò: “Nella guerra da noi dichiarata alla borghesia non chiediamo pietà. Diamo la morte e sappiamo subirla. Per questo attendo con indifferenza il vostro verdetto. So che la mia testa non sarà l'ultima che taglierete. Aggiungerete altri morti alla lista sanguinosa dei nostri morti. Impiccati a Chicago, decapitati in Germania, garrotati a Xerès, fucilati a Barcellona, ghigliottinati a Montbrison e a Parigi, i nostri morti sono numerosi; ma voi non siete riusciti a distruggere l'Anarchia. Le sue radici sono profonde. Essa è nata nel seno di una società putrefatta e vicina alla sua fine; essa è una violenta reazione all'ordine stabilito; essa rappresenta le aspirazioni di uguaglianza e libertà che distruggono l'attuale autoritarismo. Essa è dovunque. Questo la rende indomabile, per questo finirà coll'uccidervi”.

Ⓐ Più amiamo la libertà e l’uguaglianza, più dobbiamo odiare quanto si oppone alla libertà e all’uguaglianza degli uomini. Così, senza perderci nel misticismo, poniamo il problema sul terreno della realtà, e diciamo: È vero che gli uomini sono solo il prodotto delle istituzioni; ma queste istituzioni sono cose astratte che esistono solo in quanto vi sono uomini in carne ed ossa a rappresentarle. C’è quindi un solo mezzo per colpire le istituzioni: colpire gli uomini. Più amiamo il nostro sogno di libertà, di forza e di bellezza, più dobbiamo odiare ciò che si oppone al suo avvenire. Vi è un diritto che prevale su tutti gli altri, è il diritto all’insurrezione.
Émile Henry.
 
 Ⓐ Walter Ranieri

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